
Il giorno dopo è quello della conta dei danni e del dolore. L’incendio di Punta Molentis, a Villasimius, ha scosso l’intera comunità del paese e non solo. Il promontorio su una delle spiagge più note del Sud Sardegna è stato coinvolto in un incendio che ha costretto alla fuga diverse persone, evacuate dalla spiaggia con delle motovedette coordinate dalla Capitaneria di Porto di Villasimius.
La conta dei danni
L’allarme era stato lanciato nel pomeriggio. Il vento ha favorito il propagarsi rapido delle fiamme su tutto il promontorio, interessando anche un’area di parcheggio, mentre il fumo ha invaso la spiaggia con una colonna densa visibile anche a chilometri di distanza. Diverse le auto che sono andate bruciate, così come interessato dal rogo è stato anche uno dei chioschi presenti davanti a uno degli specchi d’acqua più belli del Sarrabus. A pagare il prezzo più alto è però la natura, con le operazioni di bonifica delle prossime ore effettuate dal Corpo forestale che potrebbero portare a fare una prima valutazione. Servirà però del tempo per comprendere il danno inflitto. Al momento, la certezza, appare essere solo la dolosità dell’incendio, al cui spegnimento hanno partecipato due canadair e tre elicotteri, oltre che quattro squadre a terra del Corpo forestale e una di volontari. «Non può che essere un incendio doloso. C’è la mano di un pazzo, un delinquente. Poteva essere una strage», ha dichiarato a L’Unione Sarda il sindaco di Villasimius Luca Dessì.
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