
Un’immagine di Gaza | Foto Avvenire
È stato raggiunto nel pieno della notte di giovedì 9 ottobre, un primo accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza tra Israele e Hamas. Il primo accordo è basato su alcuni dei punti del piano di pace proposto dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump e accordato – oltre che mediato – da Qatar, Egitto e Turchia.
Primo accordo
La prima intesa è arrivata dopo giorni di dialogo indiretto tra le parti avvenuto a Sharm el Sheik, in Egitto. Non sono chiare le tempistiche, ma l’accordo prevede che vengano rilasciati gli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas dal 7 ottobre del 2023, vivi e morti, così come verranno liberati 250 palestinesi che scontano una condanna all’ergastolo e 1700 persone arrestate negli ultimi due anni a Gaza. L’accordo prevede poi il ritiro delle truppe israeliane dal territorio della Striscia, anche se Israele dovrebbe mantenere una presenza al valico di Rafah, al confine con l’Egitto. La notizia è stata accolta con gioia in varie parti della Striscia, mentre il primo ministro israeliano Netanyahu ha riunito il proprio governo presentando il piano. L’accordo dovrebbe entrare in vigore definitivamente alle 12 ora di Gerusalemme, le 11 italiane, quando le parti porranno nero su bianco le proprie firme. Restano diversi dubbi sul futuro, date anche le diverse vedute all’interno del governo israeliano, ma il primo passo verso la fine della sofferenza della popolazione gazawi potrebbe essere stato fatto.
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