EMANCIPAZIONE FEMMINILE

«Lo studio mi ha dato la libertà»: la storia di Vanarani, “Donna al Traguardo dell’anno” Ventotto anni, originaria dello Sri Lanka, ieri ha ricevuto il premio dell’Associazione presieduta da Silvana Migoni

Vanarani Saminathan, Silvana Migoni e la direttrice Maria Luisa Secchi

Lo studio come strumento di libertà, autonomia e speranza. È la storia di Vanarani Saminathan, 28 anni, che ieri ha ricevuto il premio “Donna al traguardo dell’anno”, ospite stamattina negli studi di Radio Kalaritana insieme a Silvana Migoni, presidente dell’associazione Donne al traguardo.  Originaria dello Sri Lanka, Vanarani ha fatto dello studio il motore della sua vita: proprio la sua tenacia nel portare avanti gli studi nonostante le difficoltà, insieme al coraggio di chiedere aiuto, le ha consentito di sfuggire a una situazione di povertà e nozze forzate, e costruirsi il suo futuro. «Sono nata in un villaggio dove le donne sono costrette a restare a casa – racconta Vanarani – . Mia madre, mi ha sempre incoraggiato a studiare, perché – mi ripeteva sempre – “lo studio cambia la vita”». Orfana di mamma ancora piccola, dopo anni  in orfanotrofio viene accolta da una comunità di suore somasche. Qui a 16 anni conosce suor Maria Grazia Dessì, originaria di Pabillonis: per lei diventa una seconda madre, la incoraggia a studiare. Dopo una prima laurea nel suo paese, due anni fa arriva a Cagliari grazie a una borsa di studio che le consente di proseguire il suo percorso universitario: lo scorso febbraio consegue la laurea magistrale in relazioni internazionali nell’Università di Cagliari, nell’ambito del Progetto “Smile now”». «Il mio sogno – racconta –  è lavorare in un’organizzazione internazionale e tornare nel mio paese per aiutare le ragazze ad avere la possibilità di studiare, realizzarsi, emanciparsi».

Un premio, giunto alla 22ma edizione, «di cui siamo molto orgogliosi – spiega Silvana Migoni, presidente dell’Associazione “Donne al Traguardo” – , finalizzato a valorizzare storie vere di donne, che si sono distinte in qualche campo o sono state un esempio per gli altri, proprio per le loro capacità personali.  In tutti questi anni  – continua – sono arrivati migliaia di racconti di storie che abbiamo premiato e anche quest’anno abbiamo ricevuto storie bellissime». Due le sezioni all’interno del Premio: «“Donna al Traguardo dell’anno”, che premia la figura di donna più significativa – continua la Migoni –  e l’altra intitolata “Raccontiamo le donne” dedicata a donne che hanno scritto loro stesse la propria testimonianza: quest’anno il premio è andato a Giovanna (nome di fantasia), che ha raccontato la sua dolorosa risalita  da una situazione di grave violenza domestica».

Inoltre, strettamente connesso, il Premio sorellanza, giunto alla 14ma edizione, destinato «a donne che aiutano altre donne – aggiunge la Migoni-: quest’anno esso è stato conferito a Franca Iannaccio, 36enne originaria di Roma che ha promosso numerosi progetti sociali, nell’ambito della Rete ONDS – che riunisce realtà impegnate accanto ai senza dimora – nei locali messi a disposizione dalle Ferrovie dello Stato. In particolare per ben due volte ha portato a Cagliari il progetto “Empowoman”, uno screening sulle malattie oncologiche per donne fragili».

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