
Antonello Caria, vicepresidente Aspes, ospite nei giorni scorsi a Radio Kalaritana
Lunedì 24 giugno da Cagliari partirà la Rotta mediterranea della Legalità, un’iniziativa che unisce mare, cultura e impegno civile. A raccontarla, l’ideatore Antonello Caria, vicepresidente dell’associazione Aspes (Associazione sicurezza partecipata e sviluppo) ospite nei giorni scorsi a Radio Kalaritana: una traversata in barca a vela con l’obiettivo di educare e sensibilizzare i giovani ai valori della legalità.
Il progetto costruisce un ponte simbolico e reale tra Sestu, città natale di Emanuela Loi, e Via D’Amelio a Palermo, teatro della strage del 19 luglio 1992, quando il giudice Paolo Borsellino, la Loi e gli altri agenti della scorta persero la vita. La barca utilizzata è un simbolo di legalità recuperata: sequestrata alla criminalità, è ora affidata all’Associazione New Sardinia Sail, che da anni si occupa di inclusione sociale e di educazione marinara per giovani in carico al Centro di Giustizia Minorile.
A bordo si trovano educatori, velisti e professionisti, insieme a due giovani provenienti dal Centro di Giustizia Minorile. «L’obiettivo – spiega Caria – è far vivere a questi ragazzi un’esperienza di crescita attraverso la vela e il confronto, accompagnata da un laboratorio didattico e creativo. Durante la traversata verranno letti e discussi brani del libro Cinque vite di Mari Albanese, che racconta storie legate alla scorta di Borsellino».
L’arrivo a Palermo, previsto per il 26 giugno, coincide con la Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droga, sottolineando l’importanza del messaggio di lotta alla criminalità e di promozione della legalità. In Via D’Amelio si terrà un incontro con istituzioni e familiari delle vittime di mafia, tra cui il presidente della Commissione regionale antimafia.
La traversata è anche un laboratorio digitale: grazie al supporto tecnologico della Regione Sardegna, i partecipanti realizzeranno videoletture, interviste e riflessioni, che saranno condivise sui social e sul sito ufficiale https://www.larottamediterraneadellalegalita.it/
Questo diario digitale sarà uno strumento per diffondere il messaggio di legalità e raggiungere un pubblico più ampio, specialmente i giovani. Al termine dell’esperienza, verrà realizzato un documentario, che sarà proiettato nelle scuole per amplificare l’impatto educativo del progetto. L’equipaggio riceverà inoltre il titolo di “Ambasciatori di Legalità” dal Centro Studi Paolo e Rita Borsellino, riconoscimento che testimonia l’impegno e l’importanza di questa iniziativa.
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